Industry Day: l’UE discute del futuro del manifatturiero

UE Industry Day 2017
Industry Day: lo scorso 28 febbraio è stata la giornata dell’industria europea, un evento importante per il mercato manifatturiero del continente in quanto la Commissione Europea ha accolto l’input inviato dai ministri dell’industria di Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia sulla necessità di un piano ad hoc che cambi il passo e punti al rilancio del settore.

Tutte le nostre politiche sono tarate per sostenere la transizione dell’industria europea verso la nuova era dell’economia industriale“, ha affermato un portavoce della Commissione: dal Piano Juncker alla digitalizzazione, dall’efficienza energetica alle competenze professionali.
Quindi la UE ha riconosciuto l’impiego di “molti sforzi e molto denaro” per modernizzare il manifatturiero europeo.

L’Industry Day ha fatto incontrare grandi imprese e start-up, innovatori ed esperti digitali ed ha visto numeri importanti: 400 partecipanti – i principali operatori industriali e attori politici internazionali – riuniti per discutere del presente e del futuro dell’industria europea. Il settore sta cambiando, guidato da una rapida innovazione tecnologica e dall’aumento della concorrenza globale da affrontare.
In questo scenario tutti hanno concordato sulla necessità di aumetare le risorse da investire in digitalizzazione, efficienza energetica, tecnologie circolari e servizi pubblici di qualità superiore.

Descrivendo le regioni e le città come la “centrale elettrica” dell’economia europea, Markku Markkula (Presidente del Comitato delle Regioni – CdR) ha sostenuto che l’UE deve fare di più per sostenere gli investimenti locali e regionali e le partnership strategiche europee, catalizzatori dell’innovazione industriale. In Europa infatti molte regioni “pioniere” e città hanno dimostrato che si può essere competitivi e si possono ottenere grandi risultati di crescita lavorando insieme.
Markku Markkula - Presidente del Comitato delle Regioni
Un contesto favorevole alle imprese del settore manifatturiero, in particolare piccole e medie, garantisce la forza della base industriale europea, favorisce l’innovazione, stimola l’economia, crea posti di lavoro sostenibili, promuove l’imprenditorialità.

La Commissione Europea ha lanciato un piano di investimenti, noto come piano Juncker, che sbloccherà almeno 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nel periodo 2015-2017. Il piano prevede inoltre di semplificare le norme giuridiche in Europa e fare un uso più intelligente delle risorse finanziarie esistenti.

Sarà davvero la digitalizzazione la priorità strategica dell’UE per l’Industria 4.0 in Europa?
Se vuoi, dicci cosa ne pensi….

 

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