Le eccellenze italiane sono apprezzate in tutto il mondo. Questo ormai è noto quando si parla di arte, cultura, o buona cucina.
Soprattutto sui mercati globali.
Altrettanto noto è il primato nell’agroalimentare di qualità. Siamo infatti primi nel commercio mondiale per 16 prodotti (tipicamente Bio, Igp e Dop) e secondi o terzi per altri 52.
Il merito di questa eccezionale performance è delle migliaia di imprese medio-grandi, medie e piccole che ci fanno competere sui mercati globali grazie alle capacità di essere flessibili, attive in tanti campi diversi.
Queste imprese inoltre operano con modalità vincenti che puntano sulla creatività, l’innovazione, il design, la diversificazione e la propensione a realizzare beni quasi “sartoriali” per i clienti, anche in settori hi-tech come la meccanica o i mezzi di trasporto.
Ma in quali produzioni sappiamo creare le nostre eccellenze oltre a cultura e gastronomia?

E’ meno noto però che con 9 miliardi di surplus l’industria italiana del legno arredo è seconda al mondo per saldo della bilancia commerciale, preceduta solamente dalla Cina.

Macchine di tutti i tipi, da quelle per la distribuzione di bevande e prodotti alimentari, a quelle per l’agricoltura, per gli imballaggi, per lavorare il legno. Qui abbiamo prodotto 59,5 miliardi di dollari di surplus nella bilancia commerciale! Ci precedono soltanto tedeschi, cinesi e giapponesi.

Si pensa spesso che le città italiane siano piene di rifiuti e si afferma che la green economy non è cosa per noi.
L’Italia è invece leader europeo nel riciclo industriale: nell’ultimo anno sono stati recuperati e riciclati 47 milioni di tonnellate di rifiuti non pericolosi, il valore assoluto più elevato di tutti i Paesi europei.
Altro nostro primato in Europa è quello raggiunto nell’efficienza di energia ed emissioni, con 107 tonnellate di CO2 equivalente per milione di euro prodotto. Siamo inoltre primi al mondo per contributo del fotovoltaico nel mix energetico nazionale.
Insomma, tante grandi specializzazioni che rendono il nostro paese assolutamente competitivo e innovativo:
“E’ l’Italia delle ‘6A’: Arte, Alimentare, Abbigliamento, Arredo, Automazione, Ambiente.
L’Italia dell’eccellenza.”