Scarti di produzione: non sono una perdita, se sai cosa fare

Gli scarti di produzione sono un elemento comune a tutti i processi produttivi.
Sono materiali o pezzi da eliminare perché inutili, difettati o di bassa qualità.
Il responsabile di produzione ha – tra gli altri – anche l’obiettivo di controllare le quantità di scarto e tutti i giorni si pone domande come:

  • quanti articoli scartiamo?
  • qual è il trend degli scarti accumulati?
  • perché stiamo scartando dei prodotti?

Scarti di produzione nelle PMI

Cerchiamo allora di capire come gestire gli scarti in modo efficiente e ridurre il loro peso sul rendimento finale del processo produttivo.

Gli scarti di produzione: cosa sono?

Partiamo dal definirli meglio.

Tutti i processi produttivi scartano, lo abbiamo detto all’inizio.
Realtà comune a tutte le aziende manifatturiere è quindi il fatto che gli scarti di lavorazione possono essere sicuramente contenuti, ma non azzerati del tutto.

Altre caratteristiche comuni alle aziende di produzione sono:

  • la necessità di sostenere costi di smaltimento degli scarti
  • l’esigenza di rilevare e valorizzare gli scarti
  • la consapevolezza che gli scarti di lavorazione causano un calo di qualità

 

Un ciclo produttivo efficiente è quello che riduce gli scarti di produzione

Ogni processo industriale, se ben gestito, punta all’ottimizzazione.
Questo obiettivo si raggiunge controllando i dati relativi agli articoli prodotti, sia quelli buoni e che quelli scartati.

Gli scarti di lavorazione infatti rappresentano costi.
E questi costi (per scarti, rilavorazione e difetti non rilevati) condizionano in modo diretto e immediato il profitto di un’azienda.

Controllare gli scarti di produzione è dunque fondamentale per chi è responsabile dell’efficienza aziendale.

Permette di conoscere il livello qualitativo dei prodotti e individuare le inefficienze produttive.
Solo conoscendo le cause degli scarti, infatti, si può intervenire direttamente per migliorare il processo produttivo e contenere i costi.

Attivare un controllo degli scarti è la strada che permette di migliorare la qualità della produzione, evitando di disperdere risorse, tempo e denaro.

 

Scarti di produzione: quando diventano un’opportunità

Gli scarti di lavorazione assumono un ruolo prioritario nel processo di miglioramento dell’area produttiva.

Un idoneo sistema di quantificazione e analisi degli scarti:

  • rileva le non conformità dei materiali
  • mette in evidenza i malfunzionamenti degli impianti
  • quantifica i costi sostenuti per la produzione difettosa
  • aiuta a pianificare azioni di miglioramento delle situazioni critiche

In assenza di una gestione degli scarti e di un processo di misurazione di appositi indicatori queste informazioni rimarrebbero ignote – o conosciute in modo approssimativo – con problemi ricorrenti che continuerebbero a produrre danni economici.

 

Gli scarti di lavorazione costano, i difetti costano

I numeri sugli scarti sono l’unica cosa che davvero conta (e aiuta) per avviare un miglioramento della produzione.

Per capire meglio quanto siano importanti le analisi accurate degli scarti, facciamo alcuni esempi di soluzioni che l’azienda potrebbe applicare per correggere gli scarti e aumentare l’efficienza produttiva.

Fornitori

se la causa principale degli scarti fosse legata al fornitore o alle materie prime impiegate, si potrebbe decidere di migliorare la qualità degli approvvigionamenti di materiale imponendo nuove condizioni di fornitura o cambiando fornitore.

Risorse produttive

potrebbe risultare necessario adeguare alcuni impianti o macchinari, quelli in cui si rilevano gli errori che alterano la qualità finale del prodotto.

Continuità di processo

l’analisi potrebbe suggerire di introdurre controlli mirati sulle risorse per evitare il più possibile variazioni nei processi di lavorazione o fasi di rilavorazione che causano scarti. Si potrebbero introdurre anche le ispezioni automatiche fatte direttamente dalla macchina.

Personale di produzione

l’azienda potrebbe scegliere di investire in formazione del personale di fabbrica per diffondere e condividere le pratiche di produzione che riducono l’incidenza degli scarti e migliorano la produttività.

 

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Come controllare gli scarti

Come controllare gli scarti di produzione

Il controllo degli scarti di lavorazione può essere svolto attraverso l’implementazione di un sistema di gestione dei dati di produzione (MES) che abbia funzioni specifiche per questo tema.

Il sistema MES infatti è uno strumento indispensabile per l’ottimizzazione dei processi produttivi perché permette di svolgere un’analisi del prodotto e del processo concentrata sulle cause dello scarto.

Il MES esegue una rilevazione:

  1. di tipo numerico: rileva la quantità di prodotto scartata (anche tramite appositi KPI di produzione sugli scarti)
  2. di livello analitico: la dichiarazione analitica dello scarto permette di sapere, oltre alla quantità, la motivazione del rifiuto con apposite causali
  3. come trend: mostra l’andamento percentuale e monetario degli scarti in relazione alle quantità totali prodotte in un periodo definito (giornaliero, settimanale, mensile, ecc …)

Il sistema MES ideale deve offrire anche una reportistica che permetta l’analisi dei dati e la pianificazione degli interventi di miglioramento sulle situazioni critiche rilevate.

Con uno strumento operativo simile, che esegue l’analisi degli scarti e offre report e stampe di controllo dettagliato, il management produttivo riesce a rispondere a queste domande:

  • quali sono gli articoli più difettosi?
  • quanti articoli scarto?
  • quanto costano gli scarti?
  • perché stiamo scartando i prodotti?
  • che quantità di scarto per l’articolo X c’è stata nell’ultima settimana?

 

Meno scarti, più qualità: il controllo del processo è imperativo

Quando gli scarti di lavorazione sono elevati e il responsabile della qualità (o della produzione) non ha la situazione sotto controllo, possono sorgere problemi di rendimento importanti per l’azienda.

Ridurre scarti di lavorazione, sprechi e difetti è oggi obbligatorio per le aziende che vogliono riuscire a rimanere competitive.
La competitività è infatti una combinazione di costi, qualità, capacità e puntualità. Il controllo è imperativo, come la necessità di ridurre gli scarti in produzione.

Viceversa, la mancanza di strumenti o di scelte organizzative per rilevare attività, processi e dati di produzione non consente quelle analisi reali dell’efficienza produttiva e lascia l’azienda in balìa di eventuali situazioni critiche non risolte.

 

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