Il Purchasing Managers’ Index è un indice creato dall’omonima agenzia di analisi britannica (Markit) che permette di capire lo stato di salute del comparto manifatturiero di un Paese.
Questo indice considera il valore della produzione realizzata e gli ordini in essere ricevuti dalle piccole e medie imprese produttive.
Quando invece il suo valore è inferiore a 50, l’indice evidenzia un malessere generale delle PMI e un allarme per le condizioni generali dell’economia.
Il balzo in avanti è stato causato soprattutto dall’aumento dei nuovi ordini provenienti dall’estero e da maggiori esportazioni, con livelli della produzione che sono aumentati al tasso più veloce da dicembre 2015.
Tutto questo ha portato importanti ripercussioni sull’ottimismo generale diffuso nel mondo economico: gli analisti britannici hanno infatti registrato anche un aumento della fiducia delle aziende che le porterà nei prossimi mesi ad assumere nuovo personale nel caso in cui aumentino gli ordinativi provenienti sia da aziende italiane sia estere.
La stessa tendenza si conferma anche negli altri paesi europei. Infatti a livello dei singoli Stati dell’UE, la crescita dell’indice di Markit è stata generale con una sola eccezione, la Grecia.
“La manifattura della zona euro sta evidentemente vivendo un buon momento ma sta anche sperimentando crescenti sfide legate alla crescita, come il rispetto dei tempi di consegna o il controllo dei costi”, ha sottolineato Chris Williamson, capo economista di Ihs Markit.
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