“Tutte le nostre politiche sono tarate per sostenere la transizione dell’industria europea verso la nuova era dell’economia industriale“, ha affermato un portavoce della Commissione: dal Piano Juncker alla digitalizzazione, dall’efficienza energetica alle competenze professionali.
Quindi la UE ha riconosciuto l’impiego di “molti sforzi e molto denaro” per modernizzare il manifatturiero europeo.
L’Industry Day ha fatto incontrare grandi imprese e start-up, innovatori ed esperti digitali ed ha visto numeri importanti: 400 partecipanti – i principali operatori industriali e attori politici internazionali – riuniti per discutere del presente e del futuro dell’industria europea. Il settore sta cambiando, guidato da una rapida innovazione tecnologica e dall’aumento della concorrenza globale da affrontare.
In questo scenario tutti hanno concordato sulla necessità di aumetare le risorse da investire in digitalizzazione, efficienza energetica, tecnologie circolari e servizi pubblici di qualità superiore.
La Commissione Europea ha lanciato un piano di investimenti, noto come piano Juncker, che sbloccherà almeno 315 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nel periodo 2015-2017. Il piano prevede inoltre di semplificare le norme giuridiche in Europa e fare un uso più intelligente delle risorse finanziarie esistenti.
Sarà davvero la digitalizzazione la priorità strategica dell’UE per l’Industria 4.0 in Europa?
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