Le PMI stanno conoscendo queste misure e le stanno utilizzando per ottenere benefici fiscali.
Il punto su Industria 4.0
Il Ministero per lo Sviluppo Economico (MiSE) ha pubblicato a metà dello scorso anno i dati relativi alla situazione dei progetti Industria 4.0 presentati dalle aziende italiane.
La propensione all’evoluzione digitale è molto diversa tra i settori produttivi e, soprattutto, tra le diverse strutture aziendali (intese come tipologia e dimensioni).
Il MiSE indica infatti quanto segue:
> le aziende di grandi dimensioni (oltre i 250 dipendenti) hanno fatto ricorso alle smart technology per circa il 47% del totale
> tra le aziende medie (50-249 dipendenti) la percentuale scende al 35,5%
> le aziende che impiegano tra 10 e 49 collaboratori hanno avviato progetti Industria 4.0 per il 18,4%
> le micro aziende (fino a 10 dipendenti) guardano all’IoT solo per l’8,4%
In ogni caso, anche il biennio 2019-2020 promette bene in termini di progetti Industria 4.0.
Aziende di tutte le dimensioni hanno infatti in corso o stanno pianificando una evoluzione delle loro strutture organizzative e produttive in ottica digitale anche grazie agli incentivi fiscali in vigore.
Le leggi su Industria 4.0
La Legge di Bilancio 2019
La Finanziaria 2019, se da una parte ha confermato le misure a favore di Industria 4.0, dall’altro lato ha apportato delle modifiche rispetto a quanto previsto negli anni precedenti.
Relativamente agli incentivi fiscali concessi, ha introdotto tre modifiche:
→ è stato cancellato del tutto il superammortamento per l’acquisto di macchinari nuovi
→ è stato rimodulato l’iperammortamento, relativo agli investimenti in chiave Industry 4.0, portato al 270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di Euro. Scende invece al 100% per gli investimenti tra 2,5 e 10 milioni di Euro e al 50% per gli investimenti tra 10 e 20 milioni
Per usufruire dell’iperammortamento è necessario che l’ordine di acquisto sia stato accettato dal fornitore entro il 31 dicembre 2019 e che l’azienda abbia anche effettuato il pagamento in acconto di almeno il 20% dell’investimento complessivo.
→ è stato confermato l’ammortamento al 140% per l’acquisto di software. La legge riconosce però questo incentivo solo alle imprese che investono anche in macchinari digitali utilizzando l’iperammortamento
Il voucher per il manager dell’innovazione
Il 2019 introduce questo nuovo incentivo che mira a favorire la presenza, presso le PMI, di personale formato e preparato a gestire il cambiamento organizzativo in ottica 4.0
E’ possibile infatti accedere ad un voucher fino a 40.000€ per assunzioni di Manager dell’Innovazione.
Questo voucher copre i costi sostenuti nel 2019 e 2020 per servizi di consulenza specialistica sull’applicazione dei piani di innovazione tecnologica.
Il valore del voucher varia in base alle dimensioni aziendali: 40.000€ per le piccole imprese, 25.000€ per le medie imprese e 80.000€ per le reti di impresa.
Il Decreto Crescita
Il Decreto Crescita, approvato (con riserva) ad aprile 2019, ha segnato un ritorno alle origini rispetto a quanto entrato in vigore a inizio anno con la Finanziaria 2019.
Cambiano dunque alcuni riferimenti.
Citiamo di seguito i più importanti:
→ sono stati stanziati 100 milioni di Euro per la digitalizzazione delle imprese, concessi nella misura del 50% delle spese sostenute per acquistare e implementare tecnologie 4.0, tra cui risultano incluse anche soluzioni di intelligenza artificiale e blockchain
→ è stato alzato il tetto massimo per richiedere i finanziamenti previsti dalla Legge Sabatini sull’acquisto di nuovi macchinari: il finanziamento sale da 2 a 4 milioni di Euro
Le aziende italiane 4.0
Premettiamo che la manifattura italiana ha un peso pari al 16% del PIL nel nostro contesto economico.
E il nostro Governo ha concepito le leggi su Industria 4.0 come strumenti indispensabili per rilanciare il manufacturing italiano a livello globale.
Nonostante questo, gli studi di mercato rivelano che il 50% delle aziende italiane non ha ancora avviato progetti di trasformazione in chiave 4.0.
E quelle che invece hanno avviato progetti? Quindi l’altro 50% …. a che punto è?
• il 35% di aziende è già in evoluzione attraverso dei progetti pilota
• pochissime (il 5%) sono infine le imprese diventate a tutti gli effetti 4.0, capaci dunque di far convivere diverse tecnologie all’interno di un ecosistema che include l’azienda, i clienti e i fornitori
E’ il management aziendale che deve volere, promuovere e portare trasformazione nell’organizzazione dei processi.
Quando è lo stesso imprenditore che guarda all’Industria 4.0 e vince le proprie resistenze, l’azienda può affrontare il cambiamento sia di tecnologia che di abitudini nel modo di lavorare.
Cosa ne pensi? Dicci la tua lasciandoci un commento …. oppure, se vuoi saperne di più