Transizione 5.0 nel settore manifatturiero: guida per aziende
La Transizione 5.0 rappresenta una nuova era per l’industria, caratterizzata dall’integrazione di tecnologie avanzate con un focus sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione.
Ne parliamo in questa guida, dedicata alle aziende che vogliono saperne di più sugli incentivi della nuova transizione e sulle tecnologie che possono potenziare la loro produzione.
Iniziamo?
Parliamo di come le aziende manifatturiere possono sfruttare questa fase per migliorare la loro produzione e competitività.
Transizione 5.0 industria: che cos’è?
Si tratta di una politica economica introdotta dal Governo italiano nella Legge di bilancio 2024, per incoraggiare le aziende a modernizzare e digitalizzare la loro produzione.
Tuttavia, si concentra in modo ancora più esplicito sulla sostenibilità, considerando non solo le dinamiche industriali ma anche l’impatto sull’ambiente e sulla società in generale.
Come ci si aspetta che le aziende italiane rispondano a queste richieste?
Integrando tutte le tecnologie più avanzate. Parliamo di intelligenza artificiale, robotica, digitalizzazione, raccolta e gestione dei dati e soluzioni IoT.
In breve, quello che il mondo della produzione continua a chiedere con sempre più forza.
Da Transizione 4.0 a 5.0: cosa cambia?
Prima di entrare nel dettaglio dei passaggi operativi da fare per le aziende manifatturiere, cerchiamo di capire cosa cambia rispetto alla Transizione 4.0 che abbiamo visto applicare negli ultimi anni.
Il cambiamento principale è questo: la Transizione 4.0 si concentra sull’automazione e l’ottimizzazione dei processi, la Transizione 5.0 integra aspetti umani e ambientali, promuovendo un’industria responsabile e innovativa
Le tecnologie digitali restano centrali per la modernizzazione del sistema produttivo, ma l’attenzione è verso l’innovazione e la produzione “sostenibile”.
TRANSIZIONE 4.0
TRANSIZIONE 5.0
I vantaggi della Transizione 5.0
Quali sono i vantaggi della Transizione 5.0 nell’industria?
Parliamo di un insieme di tecnologie che mirano a migliorare l’efficienza e la flessibilità della produzione industriale attraverso sistemi avanzati di interconnessione, automatizzazione e intelligenza.
Queste innovazioni trasformano le fabbriche in ambienti più produttivi e sostenibili.
Parliamo allora dei vantaggi concreti che questo nuovo modello produttivo porta in produzione:
EFFICIENZA
le tecnologie di controllo portano a una produzione più rapida e precisa, riducendo i tempi di fermo e gli errori
RISPARMIO
l’efficienza aumenta, portando ad un uso ottimizzato delle materie prime e delle risorse, con una sensibile riduzione degli sprechi e dei costi produttivi
SOSTENIBILITA’
le tecnologie di interconnessione consentono di integrare il concetto di sostenibilità nell’intero ciclo di produzione, portando sia risparmi economici che benefici ambientali
FLESSIBILITA’
le fabbriche possono adattarsi più facilmente ai cambiamenti del mercato e delle richieste dei clienti, grazie all’uso di tecnologie IoT e di sistemi di controllo dinamici
INNOVAZIONE
le nuove tecnologie stimolano la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi
Alcuni casi di successo e studi autorevoli
Sebbene la Transizione 5.0 nell’industria italiana sia una fase recente, esistono già alcuni casi di aziende che hanno implementato con successo questo processo, riscontrando significativi miglioramenti nell’efficienza produttiva e nella sostenibilità dei processi.
Citiamo alcune analisi che ci sono sembrate significative.
Il progetto PROSPECTS 5.0 (consorzio di 30 partners tra analisti, industrie, autorità competenti) ha analizzato 14 casi reali di aziende in settori diversi della produzione, nei servizi IT e nell’energia. Queste aziende hanno adottato pratiche di innovazione aperta e tecnologie avanzate per migliorare la sostenibilità e l’efficienza operativa.
Ad esempio, aziende nel settore della produzione hanno registrato un incremento della produttività e una riduzione dei costi operativi implementando sistemi di monitoraggio energetico e ottimizzazione dei processi (Fonte Prospects 5.0)
Il gruppo Stefanini ha misurato che, adottando un approccio incentrato sull’operatore, molte aziende hanno aumentato l’efficienza fino a +15% grazie alla digitalizzazione e all’ottimizzazione delle interazioni uomo-macchina. Questa strategia non solo ha migliorato la produttività, ma ha anche reso il lavoro più sicuro e accessibile, rispondendo così a sfide come la carenza di manodopera (Fonte Stefanini)
Transizione 5.0 industria: gli incentivi e le agevolazioni
I risultati in termini di efficienza produttiva e sostenibilità quindi non mancano.
Per supportare le imprese in questo processo di trasformazione – come accaduto per l’Industria/Transizione 4.0 – il governo italiano ha previsto una serie di incentivi e finanziamenti.
Questi includono crediti d’imposta per le aziende che dimostrano una riduzione del consumo energetico. Le aziende possono ottenere vantaggi economici significativi, come crediti d’imposta che variano dal 5% al 45% (a seconda del risparmio energetico realizzato e dell’ammontare dell’investimento sostenuto).
Ne parliamo bene qui 👉 nel nostro articolo dedicato agli incentivi.
I KPI critici per la Transizione 5.0: misurare successo ed efficienza
La misurazione dettagliata del rendimento è essenziale per valutare il successo della Transizione 5.0 nelle aziende manifatturiere. Per questo, occorre l’analisi degli indicatori chiave di prestazione (KPI).
Cosa sono i KPI?
Probabilmente sai bene cosa si intende con i KPI, acronimo di Key Performance Indicators.
Sono quegli indici, o indicatori, che servono a misurare le performance e quindi l’efficienza di un reparto, di un processo, di un’azienda.
Da sempre i KPI sono strategici per il management aziendale.
Nelle aziende possono essere tanti, più o meno definiti.
I KPI per la Transizione 5.0 fanno riferimento alle cosiddette tecnologie interconnesse e sono quindi tutte le informazioni su:
produttività
andamento dell’efficienza operativa
sostenibilità
valutazione dell’impatto ambientale
innovazione
misurazione dell’introduzione di nuovi prodotti e processi
Esempi di KPI rilevanti nella Transizione 5.0
KPI rilevanti come il tempo di fermo macchina, l’efficienza della linea di produzione, il tasso di scarto e l’utilizzo delle risorse sono fondamentali per valutare l’efficacia delle innovazioni implementate. Quindi parliamo di:
- efficienza della produzione
- qualità del prodotto
- rendimento della forza lavoro
- utilizzo delle risorse
- gestione delle scorte
- soddisfazione del cliente
- tasso di innovazione
- tasso di difettosità
- tempo medio di riparazione
- consumo energetico
Le tecnologie chiave Transizione 5.0
Quindi … Transizione 5.0 significa adozione di tecnologie, strategie avanzate e strumenti applicativi per realizzare un processo produttivo ancora più competitivo e sempre più attento a etica e sostenibilità.
Di quali tecnologie parliamo?
Più precisamente, parliamo di:
- INTELLIGENZA ARTIFICIALE (AI) e apprendimento automatico per adattarsi, decidere e reagire rapidamente ai cambiamenti
- INTERNET OF THINGS (IoT), cioè dati in tempo reale direttamente dagli impianti produttivi con il controllo da remoto della produzione
- REALTA’ AUMENTATA per migliorare la formazione e l’interazione tra esseri umani e macchine
- ROBOTICA AVANZATA per automatizzare i processi e migliorare la qualità dei prodotti
- SISTEMI MES per la gestione dei dati di produzione in tempo reale e in modo preciso
Verso un futuro sostenibile: abbracciare la Transizione 5.0
Cosa dire in conclusione?
La Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità straordinaria per il settore manifatturiero e per le aziende che vogliono innovare e dare una svolta all’efficienza operativa (anche a lungo termine).
Non possiamo più parlare solo di rivoluzione digitale e tecnologie avanzate. Qui le aziende possono implementare soluzioni innovative, migliorare l’efficienza, ridurre l’impatto ambientale e competere a livello globale. E i casi di successo che abbiamo citato dimostrano che questo accade davvero.
Sicuramente gli incentivi offerti dal governo italiano sono allettanti e strategici e rendono più accessibili gli investimenti necessari.
Nel cuore di questa transizione, i software MES giocano un ruolo centrale. Sono sistemi pensati per l’industria, per consentire un controllo e un monitoraggio in tempo reale, collegare direttamente le macchine e garantire una piena interconnessione di fabbrica.