Guida ai KPI per la Transizione 5.0: strategie per un’efficienza sostenibile

Nel panorama manifatturiero, passare dalla Transizione 4.0 alla 5.0 non è solo un cambio di marcia tecnologico, ma una nuova fase di sviluppo della produzione.
Il governo italiano stimola questo cambio e, con una serie di incentivi, spinge le aziende a modernizzarsi. Ma modernizzarsi significa anche capire a fondo quali sono i “KPI transizione 5.0”, gli indicatori chiave di prestazione, che ti fanno davvero fare la differenza in termini di efficienza e sostenibilità.

Se infatti con l’Industria 4.0 le aziende hanno spinto verso l’automazione e la digitalizzazione, ora con la Transizione 5.0 bisogna concentrarsi su come rendere tutto questo sostenibile e intelligente. La posta in gioco? Efficienza che va di pari passo con il rispetto per l’ambiente.

In questo articolo, ti portiamo alla scoperta dei KPI transizione 5.0 che devi conoscere per trasformare la produzione in efficienza economica e ambientale. E ti mostriamo come un software MES può essere il miglior alleato delle industrie manifatturiere per tenerli tutti sotto controllo e sfruttarli al meglio.

 

KPI Transizione 5.0

 

I KPI più rilevanti per la Transizione 5.0

 

Quando si parla di Transizione 5.0, è fondamentale avere ben chiari i KPI da monitorare per assicurarsi che la produzione sia sempre efficiente e sostenibile.

Ma quali sono i KPI che davvero contano? Ecco una lista di quelli più importanti:

 

1. EFFICIENZA ENERGETICA

Misurare il consumo energetico per unità di produzione ti permette di vedere quanto sei efficiente in termini di energia. Ridurre questo numero non solo ti aiuta a tagliare i costi, ma dimostra anche un impegno verso pratiche più sostenibili, perché ottimizzi i consumi e riduci gli sprechi di energia.

 

2. OEE (Overall Equipment Effectiveness)

Questo KPI ti dà una panoramica completa su quanto bene le tue macchine e le tue linee di produzione stanno lavorando. Un OEE alto significa che stai sfruttando al meglio le tue risorse, riducendo i tempi morti e massimizzando la produzione.
È quindi un indicatore fondamentale per capire quanto bene stai sfruttando le tue risorse. Ti permette di vedere dove puoi migliorare e ridurre al minimo i tempi di inattività.

 

3. TASSO DI SCARTO

Il monitoraggio del tasso di scarto è fondamentale per la Transizione 5.0.
Ogni pezzo scartato rappresenta materiale sprecato e un’opportunità mancata di guadagno. Ridurre gli scarti significa migliorare la qualità e l’efficienza, ridurre i difetti del prodotto ma anche dimostrare attenzione verso la riduzione dell’impatto ambientale.

 

4. TEMPO MEDIO TRA I GUASTI (Mean Time Between Failures)

Misura il tempo medio che intercorre tra un guasto e l’altro di un macchinario o di un impianto ed è fondamentale per comprendere l’efficacia della manutenzione preventiva.
In un’era dove ogni minuto di inattività può costare caro, sapere quanto velocemente puoi risolvere i guasti e tornare operativo è indispensabile. Mantenere elevato questo KPI indica che le macchine funzionano bene tra un intervento di manutenzione e l’altro e che quindi la produzione è continua e senza intoppi.

 

5. KRI (Key Resource Impact)

Misura l’impatto sull’ambiente, sulla società e sull’economia delle risorse chiave utilizzate nei processi produttivi. Il KRI si concentra sulla gestione delle risorse critiche (come energia, acqua e materie prime) e può aiutare le aziende a migliorare l’uso di queste risorse nel ciclo produttivo, riducendo i costi e aumentando l’efficienza. Lo scopo è quello di ridurre l’impatto negativo delle operazioni aziendali sull’ambiente.

 

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Come il software MES aiuta a monitorare i KPI Transizione 5.0

Dopo aver identificato i KPI chiave per la Transizione 5.0, il passo successivo è avere gli strumenti adeguati per poterli monitorare.

Qui entra in gioco il software MES (Manufacturing Execution System), uno strumento essenziale che trasforma i dati in insights preziosi per ottimizzare la produzione.

Questo sistema avanzato non solo raccoglie i dati di produzione in tempo reale, ma permette anche una gestione costante dei KPI per controllare che le operazioni siano allineate agli obiettivi di efficienza e sostenibilità.

KPI Transizione 5.0 ricavati dal MES

Ma quali sono i punti di forza del software MES?
Vediamo alcuni modi in cui facilita il controllo dei KPI.

 

Integrazione con altri sistemi

Il software MES si integra con altri sistemi aziendali come ERP (Enterprise Resource Planning) e SCM (Supply Chain Management).

In questo modo si riesce a centralizzare i dati, dal consumo energetico alla qualità del prodotto, rendendo il monitoraggio dei KPI più efficace.

 

Analisi in tempo reale

Il MES raccoglie flussi costanti di dati direttamente dai macchinari o inseriti manualmente dagli operatori di produzione.

Questo garantisce un monitoraggio continuo delle prestazioni produttive e dei KPI come l’efficienza energetica, il tasso di scarto, e l’OEE (Overall Equipment Effectiveness) per intervenire prontamente e correggere le inefficienze non appena emergono.

 

Reportistica avanzata

Gli strumenti avanzati di reportistica e le dashboard personalizzabili del software MES facilitano la lettura e l’interpretazione dei dati. Il MES semplifica la visualizzazione e l’interpretazione delle informazioni, trasformando numeri complessi in grafici semplici.

Configurando i report per concentrarsi sui KPI che più ti interessano, puoi prendere decisioni informate e tempestive.

 

Miglioramento continuo e sostenibilità

Il MES ti aiuta a monitorare i KPI legati alla sostenibilità, come l’impatto ambientale e l’utilizzo delle risorse, il trend degli scarti.

Suggerisce modifiche nei processi per migliorare costantemente le prestazioni complessive. In questo modo l’azienda dimostra l’impegno verso pratiche produttive sostenibili.

 

 

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Migliorare l’efficienza operativa tramite i KPI Transizione 5.0

I KPI di produzione non sono solo numeri o grafici in una dashboard.

Misurano le performance, è vero, ma diventano anche strumenti dinamici e potenti per prendere decisioni sull’intero ciclo produttivo.

Analizzando i KPI puoi identificare aree di inefficienza, come i colli di bottiglia nei processi produttivi, i tempi di inattività non programmati e l’uso eccessivo di risorse.

Vediamo allora come puoi sfruttare i KPI che abbiamo visto sopra per migliorare l’efficienza operativa nella tua azienda:

 

  • Analizza l’OEE (Overall Equipment Effectiveness):
    ti aiuta a misurare l’efficienza delle attrezzature e identificare problemi di qualità per intervenire con azioni mirate per migliorare la produttività
  • Analizza il Tempo di Ciclo di Produzione:
    puoi misurare la velocità della produzione, cioè il tempo che ogni fase del processo produttivo impiega. Avrai così evidenti le aree di ritardo o inefficienza. Con questi dati, puoi ottimizzare i processi, ridurre i tempi di attesa e aumentare la capacità operativa delle macchine (throughput)
  • Analizza il Tasso di Conformità del Prodotto:
    tenere traccia della percentuale di prodotti che soddisfano i standard di qualità dalla prima produzione permette di valutare l’efficacia dei processi di produzione. Migliorando questo KPI, riduci gli scarti e i rilavori, aumentando così l’efficienza generale
  • Analizza l’Indice di Manutenzione Predittiva:
    puoi ridurre significativamente i fermi macchina. Monitorare parametri come vibrazioni, temperatura e altri indicatori di usura aiuta a prevedere e prevenire guasti prima che accadano, mantenendo l’efficienza operativa al massimo
  • Analizza il Tempo di Consegna:
    puoi misurare la puntualità dei processi, indicatore che si riflette anche nella soddisfazione del cliente. Questa analisi permette di individuare miglioramenti che non solo aumentano l’efficienza interna, ma migliorano anche l’esperienza complessiva del cliente

 

 

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Conclusione: KPI e MES, i pilastri della Transizione 5.0

Abbiamo visto che, dall’efficienza energetica alla soddisfazione del cliente, i KPI sono la bussola che guida le aziende verso la Transizione 5.0.

Grazie ai KPI di cui ti abbiamo parlato, le industrie possono perseguire una produzione più smart, efficiente e sostenibile, allineata alle nuove aspettative della società e alle novità in ambito ambientale.

Il software MES emerge come uno strumento indispensabile in questo contesto: integrarlo nella tua fabbrica rappresenta infatti un potente strumento per raccogliere e analizzare i dati produttivi in tempo reale e agevolare, accelerare e facilitare il monitoraggio dei KPI critici.

In conclusione, adottare un approccio basato sui dati, con una attenzione sui KPI chiave, è più che una scelta strategica; è una necessità per le aziende che vogliono misurare le metriche di performance e sostenibilità della produzione.

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